Come lavoro

Psicoterapia

ADULTI

La terapia junghiana che seguo e per cui mi sono formata è una teoria psicologica ed un metodo di indagine del profondo. In essa viene considerato l’intero funzionamento psichico con particolare attenzione alla storia dell’individuo e a quella generazionale. Più che focalizzarsi sul sintomo, che chiaramente accoglie, la terapia junghiana si interessa delle dinamiche inconsce alla base di quel sintomo cercando di affrontare i conflitti interni o interpersonali che lo hanno generato. Il percorso terapeutico va considerato come un cammino verso la scoperta dei “complessi”, che sono modelli  di comportamento ricorrenti negli esseri umani (alcuni di essi sono temi riscontrabili anche nei miti, nelle leggende, come  nelle grandi storie, nei film o nelle favole). Altri aspetti da considerare sono i tratti dell’ ombra (difetti non ancora accettabili per esempio) e gli  elementi della propria anima, intesa come  l’insieme dei sentimenti, delle sensazioni, delle emozioni che l’uomo possiede  e che costituiscono la parte più gradevole ed armoniosa del Sè (la totalità dell’essere).

Indipendentemente dalla gravità del disturbo e dalla sua diagnosi, la terapia analitica mira a riottenere un riadattamento alla realtà che sia inclusivo dei bisogni e delle motivazioni più profonde del soggetto. Essa rappresenta un percorso adatto anche a chi decide di indagare nel profondo della propria psiche, per scoprire le ragioni sotterranee dei problemi, di fallimenti relazionali o delle angosce che si possono esprimere attraverso sintomi di varia natura ( fobie,  disturbi del comportamento alimentare, dipendenze etc.).

 

Il mio metodo di lavoro prevede sedute verbali nelle quali trovano spazio l’interpretazione dei sogni, i fatti nella vita reale, le fantasie, i racconti, le libere associazioni, i metodi espressivi della persona (disegni spontanei, autobiografie).